Immacolata Concezione: storia e significato

di Pubblicato in Ricorrenze Religiose


Tra le numerose festività che cadono a dicembre, la prima che incontriamo è la Festa dell’Immacolata Concezione, che cade l’8 del mese e oltre all’aspetto religioso tocca pure la vita civile, essendo riconosciuto come giorno di festa nazionale.
Dal punto di vista spirituale l’Immacolata Concezione è un giorno pieno di significato e legato alla tradizione, inserendosi di fatto nell’Avvento, ovvero il periodo di quattro settimane precedenti al Natale. Si parla quindi di giorni dedicati alla riflessione e alle tradizioni, anche dal lato più profano, tanto che in genere proprio l’8 dicembre è il giorno in cui le famiglie decidono di addobbare l’albero natalizio ed allestire il presepe.
Per l’aspetto spirituale riveste un’ovvia importanza per il culto mariano, visto che è Maria Vergine madre di Gesù ad essere celebrata in questo giorno. Con l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (nome completo della festività) si ricorda proprio come la santa donna sia nata senza essere macchiata dal peccato, come prova della qualità spirituale che la resero perfetta e prescelta per il ruolo di madre di Gesù, e non come rimembranza del concepimento del figlio di Dio. Questo è un errore comune, che attribuisce la parola “immacolata” alla concezione, quando invece si riferisce proprio allo stato di Maria Vergine, fatto rimarcato dalle parole presenti nella preghiera a lei dedicata che la descrivono “piena di grazia”, ovvero della Grazia di Dio che la rende priva di peccato.

L’Immacolata Concezione di Maria è uno dei dogmi (ovvero un principio che non si può mettere in discussione) più importanti della chiesa. Questo tema è stato dibattuto per secoli: ne parlava già favorevolmente Papa Sisto nel 1400, e lo stesso fece Papa Alessandro VII nella bolla Sollicitudine del 1661. Nonostante esistessero ancora correnti contrarie (occorsero infatti numerose consultazioni), è infine nel 1854, che Padre Pio IX fissa l’Immacolata Concezione di Maria come dogma attraverso l’emanazione della bolla Ineffabilis Deus, anche se solo nel diciannovesimo secolo trova la sua forma definitiva ed attuale. Durante l’esilio a Gaeta, mentre a Roma era stata proclamata la Repubblica Romana (anticattolica e di ispirazione mazziniana), Papa Pio IX fece voto alla Madonna, promettendo di proclamare il dogma se la religione cristiana fosse stata di nuovo trionfante. Per questo si batté ed infine ottenne di considerare l’Immacolata Concezione come un dogma.

Durante la messa dell’8 dicembre chiamata Gaudens gaudebo, per la Festa dell’Immacolata, il sacerdote propone due specifiche letture:
– la prima lettura è tratta dalla Genesi (3, 9-15.20) e parla di Maria che schiaccia il serpente, simbolo del peccato, a sottolineare l’estraneità della santa Madre di Dio a questa colpa;
– una altra lettura sempre presente è il racconto dell’Annunciazione, presa dal Vangelo di Luca (1, 26-38), in cui l’Arcangelo Gabriele va visita a Maria dicendo: Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te; di nuovo a rimarcare come sia persona priva di peccato.

Autore: Redazione